La strategia per l'elettrificazione presentata ieri da Stellantis durante gli EV Day lancia il Gruppo verso una rivoluzione senza eguali in cui il settore dei veicoli commerciali ha un ruolo tutt'altro che secondario.
In un piano che prevede nel giro di pochi anni di raggiungere un volume produttivo di qualcosa come 2 milioni di veicoli elettrici, furgoni e pick-up saranno infatti chiamati a consolidare nella transizione elettrica le posizioni di leadership già acquisite in Europa, lanciare importanti controffensive in America e ampliarsi in tutte le aree del globo per arrivare a fare del Gruppo il primo al mondo nel settore dei veicoli commerciali.
L'offensiva è già in atto
Se l'obiettivo sembra ambizioso, non dobbiamo trascurare il fatto che Stellantis, e i due gruppi che l'hanno costituita, si sono già portati avanti in molti settori: il lancio di Fiat Professional eDucato, che cavalca l'eccellente successo europeo del modello di partenza, e delle varianti elettriche dei furgoni e small van della ex-PSA mette il gruppo un passo avanti a molti concorrenti in più di un segmento strategico.
Soprattutto del trasporto a corto raggio, il primo in cui la mobilità a batteria ha possibilità di svilupparsi. Già dal 2022, il Gruppo avrà almeno una variante elettrificata per ciascun modello in gamma (escluso Fiorino).
Il piano implica, poi, anche una riorganizzazione dei siti produttivi con alcune rivoluzioni importanti e altre secondare: al primo elenco appartengono sicuramente le 5 gigafactory per la produzione di batterie, tra cui una italiana che nascerà dalla riconversione della fabbrica di motori ex-FPT di Termoli, in Molise, al secondo quella che riguarda lo stabilimento inglese di Ellesmere Port, dove si producono modelli Opel con marchio Vauxhall.
A Ellesmere Port Stellantis, con il sostegno del governo britannico, investirà 100 milioni di sterline . La fabbrica produrrà a partire dalla fine del 2022 i commerciali elettrici di Opel/Vauxhall, Peugeot e Citroën, sia per il mercato interno sia per l'esplorazione. Una mossa sensata specie alla luce dei sostanziosi ordini di Vivaro-e che Stellantis ha incassato dalla British Gas.

Una piattaforma per gli LCV
La strategia di prodotto di Stellantis, si basa sull'utilizzo di 4 distinte piattaforme elettriche che annunciano autonomie comprese tra 500 e 800 km e sistemi di carica rapida da 32 km al minuto, e saranno implementate dal 2026 con nuove batterie allo stato solido che consentiranno un'ulteriore evoluzione.
Di queste, 3 sono basate su una struttura monoscocca mentre la quarta, chiamata STLA Frame, è del tipo a telaio separato ed espressamente dedicata all'elettrificazione dei commerciali medi e grandi, inclusi i pick-up, spinti dai nuovi motori elettrici EDM#3 con potenze da 204 a 450 CV.

L’idrogeno dietro l'angolo
Durante la presentazione del piano strategico futuro, Stellantis ha anche confermato l’arrivo sul mercato entro quest'anno dei nuovi mid van equipaggiati con il powertrain a idrogeno presentato nel primo trimestre e annunciati in rapida successione nelle settimane scorse. Confermando come anche l'idrogeno, soluzione ancora pionieristica, abbia la sua parte nel progetto di diffusione del trasporto commerciale pulito.
Questi sono varianti dei modelli elettrici di Peugeot, Citroën e Opel in cui il motore da 100 kW e 260 Nm è alimentato da un sistema a celle di combustibile da 45 kW posizionato sopra ad esso e rifornito da tre serbatoi che contengono idrogeno a 700 bar con una capacità totale di 4,4 kg. Insieme con la batteria ricaricabile da 10,5 kWh posizionata sotto i sedili anteriori, consentono un'autonomia totale di 400 km conservando la capacità di carico dei modelli base.



Il Ram elettrico è realtà
L'attacco al mercato nordamericano sarà affidato al marchio RAM che sfrutterà la piattaforma STLA Frame per lanciare entro il 2030 una variante 100% elettrica di tutti i modelli a listino. Tra cui l'attesissima variante a batteria del Ram 1500, che dopo aver intaccato il dominio di Ford F-Series in questo 2021 punta a sfidarlo anche in campo elettrico, come confermano le le immagini del rendering del frontale mostrate durante la presentazione.
Nonostante il Gruppo non abbia svelato informazioni tecniche sul nuovo pick-up a zero emissioni, quello che si può notare dal rendering è un design molto diverso rispetto a quello del veicolo attualmente in commercio: griglia alta, elementi di illuminazione sottili e un badge illuminato. Il pick-up a zero emissioni dovrebbe entrare in produzione nel 2024. E viste le qualità della piattaforma, promette prestazioni all'altezza del rivale F-150 Lightning che avrà comunque un vantaggio commerciale di 2 anni, ma potrebbe intanto aprire la strada con i clienti più scettici e riluttati.