La mobilità elettrica, almeno per quanto riguarda il settore del trasporto pesante e commerciale, è per ora concentrata sull'utilizzo urbano che offre d'altra parte moltissime applicazioni ideali per veicoli con autonomia limitata ma totalmente "emission free". Non ultima quella nella raccolta dei rifiuti, vista la possibilità di espletare il servizio anche nelle ZTL ambientali senza deroghe.
Proprio per questo motivo sono sempre di più i costruttori che hanno deciso di investire risorse nel settore dell’igiene urbana, proponendo allestimenti dedicati dei propri modelli a zero emissioni. Allo stesso tempo, sono sempre di più le città che puntano sull’utilizzo di veicoli a zero emissioni nelle operazioni di raccolta rifiuti in modo da raggiungere gli obiettivi sulla riduzione delle emissioni di CO2. Dalla Danimarca e dalla Francia arrivano gli ultimi due esempi di costruttori impegnati in questo ambito. Vediamoli insieme.
15 veicoli Scania a Copenaghen
La capitale danese, con l’obiettivo di ridurre a zero le emissioni di CO2 entro il 2025, ha deciso di acquistare 15 Scania 25L da introdurre nella flotta di veicoli destinati alla raccolta rifiuti. Questi sono equipaggiati con un motore elettrico in grado di erogare una potenza di 230 kW (310 CV) in continuo e di 295 kW (400 CV) di picco. La cabina L, invece, è ideale per l’ambito urbano grazie all’accesso ribassato.
I primi mezzi dovrebbero entrare in servizio già dal prossimo anno ma il piano futuro del comune di Copenaghen è quello di ampliare entro il 2025 la flotta dei veicoli destinati all’igiene urbana con almeno 100 mezzi completamente elettrici.

10 Renault D Wide in Francia
Dopo aver apprezzato le caratteristiche del primo Renault Trucks D Wide Z.E. e aver collaborato nell’evoluzione del modello con migliorie tecniche, l’azienda SUEZ, che si occupa dei servizi di igiene urbana nel comune di Neuilly-sur-Seine (vicino a Parigi), ha deciso di ordinare ulteriori 10 modelli 100% elettrici.
Questi verranno utilizzati nella raccolta rifiuti domestici nella cittadina francese e, a seconda della tipologia dei rifiuti, anche nei paesi di Saint-Ouen e di Gennevilliers, puntando a ridurre del 95% le emissioni di CO2.