Si chiude male il 2020 del mercato dei furgoni, si chiude con un negativo del 9,4% in dicembre che ferma a -15,1 il dato totale dell’anno: una perdita di circa 28.400 veicoli rispetto al 2019.
Nonostante sia stato fra i meno penalizzati il settore ha reagito a fatica alla profonda crisi che ha colpito l’economia a causa della pandemia dia Covid-19, facendo precipitare il mercato al livello più basso degli ultimi 5 anni.
Il commento di Crisci
"Nonostante il recupero di consegne rimandate nel periodo più duro della pandemia, lo sviluppo dell’e-commerce e gli sforzi di un settore che si è dimostrato ancora una volta fondamentale nell’assicurare la distribuzione urbana delle merci", afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere
"il crollo delle vendite ha colpito duramente anche questo comparto e con esso l’opportunità di sostituzione di veicoli anziani che avrebbero generato un impatto benefico per l’ambiente, la sicurezza e l’economia del nostro Paese”.
Gallery: Mercato Furgoni < 3,5 t 2020
Si punta tutto sugli incentivi 2021
Le speranza per il futuro sono riposte nella Legge di Bilancio 2021 che con uno stanziamento di 50 milioni di euro, accoglie le richieste delle Associazioni del settore con interventi di sostegno differenziati in base alla massa dei veicoli e alla contestuale rottamazione di un mezzo della medesima categoria che premiano le motorizzazioni più innovativi.
Con questa manovra è stata riconosciuta l’importanza del settore dei veicoli commerciali per l’economia e la necessità di accelerare il rinnovo di un parco circolante ancora molto anziano, composto per i 2/3 da veicoli uguali o antecedenti all’Euro 4, mezzi che nel 2021 beneficeranno dell’incentivo alla rottamazione.
In calo acquisti privati e società
L’analisi della struttura del mercato dei primi 11 mesi evidenzia una flessione degli acquisti dei privati del 13,9% e una quota di mercato che recupera mezzo punto, al 21,7% del totale. Il noleggio, con un calo del 12,5%, acquista 1,2 punti di quota mercato e arriva a coprire il 31,8% del totale. Le società con 65.850 veicoli, mostrano la performance peggiore fra i canali (-18,9%), fermandosi al 46,4% del totale mercato (-1,7%).
Cresce ancora l'ibrido
Sotto il profilo delle alimentazioni, negli 11 mesi il motore a benzina quasi dimezza i volumi immatricolati scendendo al 3,4% di quota sul totale (-1,6 p.p.), il diesel registra una flessione in linea con il mercato, coprendo l’88,2% delle immatricolazioni (-0,4%). In forte calo anche Gpl (-40,1%) e metano (-23%), rispettivamente all’1,5% e al 3% di rappresentatività; boom dei veicoli ibridi al 3,2% di quota (rispetto allo 0,5% di un anno fa).