Tengono i progetti di fusione fra i due gruppi FCA e PSA che, a fare due conti, dovrebbe valere qualcosa come 50 miliardi di euro. Tengono malgrado dubbi e sopratutto paure di posizioni di predominanza sul mercato Europeo. A mettere "ansia" all’Antitrust del Vecchio Continente è sopratutto il mercato dei veicoli commerciali.
Anche per questo motivo l’UE aveva chiesto rassicurazioni ai due Gruppi chiarimenti che però, evidentemete, non hanno soddisfatto i vertici dell'Unione ragion per cui tutta la situazione è sotto lo studio della Commissione.
Tutto nasce dai dati di fatto per cui Fiat Professional già fornisce buona parte del know how a PSA per la fabbricazione dei large van Boxer e Jumper nonché lo stabilimento di produzione di Sevel Sud dove viene realizzato anche il Ducato. Oltretutto vi sono le collaborazioni anche sui piccoli Fiorino e Bipper oltre a tutta una serie di possibili ulteriori sinergie che facilmente potrebbero venirsi a creare.
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In sostanza la Commissione teme che l'operazione proposta possa ridurre la concorrenza nel segmento sotto le 3,5 tonnellate, nel mercato economico europeo e soprattutto in 14 Stati membri dell'UE e nel Regno Unito.
Come evidenziato dalla Commissione Europea PSA ed FCA risultano essere, infatti leader nei van in: Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito.
I privati devono poter scegliere
Secondo la Commissione Europa la posizione di dominio minerebbe era possibilità a per i clienti provati di accedere alle offerte in un regime di concorrenza e quindi impedirebbe, di fatto, di "andare a cercare il prezzo più basso".
Questa eventualità sarebbe ancora più dannosa in un contesto, come quello attuale dove l’utilizzo dei furgoni vista la spinta del commercio on line e delle consegne a domicilio diventerebbe ancora più necessario.
Un vero e proprio cartello dei furgoni?
Inoltre, secondo la Commissione, oltre ad avere una sorta di monopolio del mercato in questi Paesi, più in generale verrebbe a calare drasticamente anche la concorrenza fra i due Gruppi, una estremizzazione, forse di una situazione che già essite ampiamente nel segmento viste le enormi sinergie che vi sono stata ci sono e ci saranno sempre fra i vari costruttori.
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La commissione non molla ma analizza, i vertici collaborano
Sempre secondo la Commissione europa, questi rischi rischi verranno analizzati attentamente e i dubbi avranno una risposta entro il 22 ottobre: l’antitrust europeo ha, infatti dichiarato, che ci vorranno al massimo 90 giorni per investigare a fondo sulla questione.
Intanto PSA ed FCA dicono: "Continueremo a collaborare per fornire risposte alle domande con lo stesso spirito costruttivo che ha contraddistinto la fusione proposta sin dall'inizio”.