Il decreto di Pasqua del Governo dà un piccola boccata di ossigeno al settore dell’autotrasporto. L’ultimo comma dell’articolo 2, infatti, prevede la riapertura dei magazzini anche delle attività che risultano sospese, consentendo quindi la partenza delle merci per eventuale commercio online e sopratutto l’arrivo delle forniture effettuate prima del 22 marzo, quando c’era stata l’ultima stretta al lockdown.
Una misura richiesta più di una volta da Confetra e ora inserita dalla ministra de Micheli all'interno del decreto e che di fatto allenta un po’ le restrizioni alla circolazione delle merci. Concretamente ila riapertura dovrà essere richiesta al prefetto, ma non serve nessuna comunicazione di ritorno, vale il silenzio assenso. Le autorità hanno anche il compito di verificare che vengano messe in atto tutte le misure di distanziamento sociale e di sanificazione periodica.
Si dà fondo alle giacenze e agli ordinativi già effettuati
Per il mondo del trasporto e dell’economia in generale questo significa che anche quelle aziende che prima erano comunque attive, ma impossibilitate a produrre poiché privi di approvvigionamenti di terze parti ora potranno beneficiarne. Dal lato del trasporto si aprono ulteriori canali di lavoro anche nel settore logistico, pensiamo solo alle movimentazioni di container degli interporti o nei porti.
Allarme corrieri, ne serviranno di più e più controllati
Crescerà sicuramente, ancora, il business delle consegne porta a porta (ne abbiamo parlato anche recentemente con Dario Albano di Mercedes) visto che che ora e fino a esaurimento delle "scorte" non ci son più problemi di approvvigionamento anche di beni non di prima necessità, ma si renderà necessario potenziare le misure di sicurezza dei corrieri e di garantirne sempre la piena operatività.
Sia attraverso l’adozione di presidi sanitari ad hoc sia attraverso il potenziamento della rete. Un aspetto questo un po’ più complicato vista la chiusura di concessionari e punti vendita di veicoli.