Nonostante il lockdown, in Brasile, l’arrivo del nuovo Fiat Strada è stato salutato, con estremo calore e non a caso visto che il pick-up di FCA riscuote, da sempre, un grande successo di pubblico. A due anni dal suo debutto nel 1998 ha raggiunto la posizione leader nel segmento e, nel 2014, il milione di esemplari venduti in Brasile, raggiungendo, nel 2019, il record assoluto di quota di mercato con il 58,2%.

Per la nuova generazione il primissimo teaser è stato oggetto di ben 203 pubblicazioni e ha scaturito, in una settimana circa 8,7 milioni di impression. L’anteprima ha fatto ancora meglio come 302 pubblicazioni e 11,8 milioni di contatti. Un successo che molti di noi vorrebbero replicato anche in Italia ma che, come vedremo, non sarà possibile

Novità che piacciono

La nuova generazione era, dunque, attesa con grande trepidazione per vari motivi. Con il nuovo Strada debutta, infatti, una piattaforma tutta "LATAM" che sostituisce la precedente che aveva maggiori contaminazioni europee. E se, da un lato, Strada diventa un po’ più "local” dall’altro si globalizza con l’esordio di motorizzazioni utilizzate (con alcune differenze) anche in Europa come il 1.3 Firefly aspirato o il 1.0 Firefly turbo.

Gallery: Fiat Strada Freedom 2021

Arrivano anche tecnologie di bordo trasversali al Gruppo come l’infotainment UConnect (adattato per il mercato latinoamericano) o il servosterzo elettrico. A queste si aggiungono elementi tecnici e di stile come migliori angoli di attacco e di uscita, fari a LED maggior volume di carico ESP e Controllo di Trazione di Serie e Airbag laterali e le 4 porte "vere".

Tanta qualità in più, ma non basta per l'Europa

Grande qualità tanta innovazione, ma tutto questo non basterà per far arrivare Strada anche in Europa. Nonostante il pick-up "B" da 650 kg di portata (come ogni small van che si rispetti) sia nelle fantasie di molti di noi, è quasi impossibile omologarlo per venderlo qui.

Dimentichiamoci il fatto che la precedente generazione aveva attraversato l’oceano, assieme a Fiat Palio e Fiat Siena, e poi vi era rimasta per un bel po’. Erano altri tempi con norme omologative diverse.

Gallery: Nuovo Fiat Strada 2021 - Disegni industriali delle varianti di carrozzeria

Il gap di emissioni e sicurezza e troppo ampio

A partire dalle motorizzazioni che, per come sono tarate, difficilmente potrebbero passare l’esame da Euro 6; troppo dispendioso, inoltre, pensare di sostituirle con dei motori "locali" visti i numeri che fanno i pick-up in Europa. Quasi insormontabile poi l’ostacolo "safety" vale a dire i dispositivi di sicurezza, obbligatori in UE, di cui gli Strada brasiliani sono sprovvisti.

Gallery: Fiat Strada Volcano 2021

A cominciare dal sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici, per poi continuare con il sistema di rilevamento di stanchezza, la segnalazione di arresto di emergenza (gli stop che lampeggiano quando si inchioda), il rilevamento di ostacoli anteriore (anti collisione). E ancora frenata automatica e mantenimento automatico della corsia. Considerate solo che sul nuovo Strada è stato salutato come una grande conquista l’ESP di serie.

Un pick-up tutto Fiat resterà solo un sogno?

Tutto questo senza affrontare nemmeno il tema Euro Ncap che sappiamo non essere per nulla tenero con chi arriva d'oltreoceano. Il mini pick-up rimarrà dunque solo un sogno per molti appassionati?

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Per ora dobbiamo dire di sì anche se qualche speranza prossimo ancora nutrirla non tanto su Strada quando come già detto su Toro, sempre brasiliano, ma realizzato su una piattaforma "conosciuta" quella di Renegade e 500X, quindi ri-assemblabile in Italia dopo opportune, ma comunque costose modifiche.