qualcuno la potrebbe chiamare la maledizione dei pick-up, a cui si potrebbe aggiungere tedeschi. Dopo l’addio annunciato di Mercedes Classe X arriva anche il saluto di Volkswagen Amarok, almeno per quanto riguarda l’Europa. La casa di Hannover (sede della divisione veicoli commerciali) ha, infatti, annunciato (secondo quanto riportato anche da Auto Motor und Sport) che a partire da maggio 2020 le fabbriche della città tedesca smetteranno di produrre il pick-up.
La principale motivazione, comunque già preannunciata in via ufficiosa, è la necessità di "fare spazio ai nuovi modelli elettrici” ID. Buzz (il monovolume) e il probabile ID. Cargo (la sua versione trasporto merci), che dovrebbero occupare dunque le linee di produzione ora utilizzate da Amarok.
Il progetto per ora non si ferma del tutto
Il progetto Amarok, al contrario di quanto avvenuto per Classe X, non si ferma completamente, visto che continuerà a essere prodotto in Argentina per il mercato globale, mentre, vista la contrazione di vendite abbastanza pesante nel 2009 (-10 %) probabilmente non partirà la produzione in Algeria.
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Il tutto in attesa di un nuovo pick-up che dovrebbe arrivare nel 2022 (coronavirus permettendo) nato dalla cooperazione ormai consolidata con Ford e che dovrebbe assumere le sembianze del Ranger.
Un mito mai affermatosi
Tramonta così il mito mai affermatosi davvero del pick-up europeo, un modello metà fra il SUV e il veicolo commerciale che ha avuto il suo capostipite proprio nell’Amarok. Una storia tutto sommato lunga dieci anni quella del cassonetto di Hannover, più fortunata dei suoi seguaci europei, che nel 2019 hanno visto calare decisamente le vendite dopo un entusiasmo all’inizio della loro carriera.
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Una serie di flop, festeggiano USA e Giappone
Flop di Fiat Fullback, per esempio, costruito su base del "vecchio" Mitsubishi L200 che in tre anni non ha fatto meglio di 22mila unità vendute. Così come il Renault Alaskan, parente stretto del Nissan Navara che, nel 2019, ha registrato solo 1.900 immatricolazioni, la metà rispetto al 2018 anno di lancio (dati da La Stampa).
Stesso discorso, ma con numeri maggiori per il "premium" Classe X che, in circa tre anni di vita, si è attestato intorno ai 35mila pezzi venduti, non sufficienti a scongiurare una perdita di circa 800 milioni di euro e la conseguente mancata apertura degli stabilimenti in Sudamerica.
Il mercato dei Pick-up sembra dunque tornato un affare fra USA e Giappone con l’immortale Ford Ranger baluardo occidentale all’avanzata dei guerrieri dagli occhi a mandorla Mitsubishi L200 (il vero antagonista in Europa), Nissan Navara e Toyota Hilux.