Nel giorno in cui il ministero dei Trasporti firma il decreto che limita il movimento di persone da e verso la Sicilia per arginare il contagio da Coronavirus attraverso una sospensione dei collegamenti e lasciando in piedi solo il passaggio delle merci, si apprende che la ministra dei Paola de Micheli ha telefonato al suo omologo ungherese,  László Palkovics, per chiedere di ritirare il blocco alla frontiera dell'ingresso degli autisti dei camion in transito o arrivo nel Paese magiaro.

L’intervento è stato coordinato sia con il dicastero degli Esteri sia come gli altri ministeri interessati per garantire il ripristino del regolare flusso delle merci italiane verso i mercati dell'Europa centro-orientale e balcanica e il ritorno alla normalità al confine tra Italia e Slovenia.

Nei giorni scorsi, infatti, analoghi interventi con le stesse richieste da parte dell’Italia sono state oggetto di un’altra telefonata tra la ministra De Micheli e il ministro delle infrastrutture e dei trasporti sloveno, Jernej Vrtovec.

In Sicilia solo per improrogabili esigenze

Riguardo, invece, il più recente provvedimento che investe la regine siciliana si specifica che le persone possono viaggiare su navi adibite al trasporto merci esclusivamente per dimostrate e improrogabili esigenze, previa autorizzazione del Presidente della Regione e sono consentiti gli spostamenti via mare per i passeggeri da Messina per Villa San Giovanni e Reggio Calabria e viceversa, per comprovate esigenze di lavoro, di salute o per situazioni di necessità.

Due aerei al giorno e un solo treno

Per gli stessi motivi il trasporto aereo di persone, da e verso la Sicilia, è assicurato esclusivamente presso gli aeroporti di Palermo e Catania, mediante due voli A/R Roma-Catania e due voli A/R Roma-Palermo, uno meridiano e l’altro antimeridiano, con sospensione di tutti gli altri voli compresi quelli internazionali. via ferro si viaggia solo in intercity Roma/Palermo e viceversa una sola volta al giorno.