Dopo quanto annunciato da Ferrari e Lamborghini anche FCA si piega all’emergenza Coronavirus e decide di sospendere l’attività in molti dei suoi stabilimenti in Europa, compresi quelli di Maserati, per limitare l’espandersi del contagio ma anche, come si legge nella nota ufficiale per consentire di "rispondere  in maniera massiccia all'interruzione della domanda del mercato garantendo l'ottimizzazione della fornitura".

Dopo l'annuncio dello stop temporaneo alle produzioni per procedere alla sanificazione degli ambienti, FCA cambia dunque passo e decide una più decisa fermata degli stabilimenti nella maggior parte dei siti europei. Visto che anche le forniture cominciano a scarseggiare.

Fermi fino al 27 marzo

La sospensione temporanea, che sarà in vigore fino al 27 marzo 2020, coinvolge gli stabilimenti di Melfi, G. Vico (Pomigliano), Cassino, Carrozzerie Mirafiori, Grugliasco e Modena; quello serbo di Kragujevac e quello polacco di Tychy.

FCA PSA produzione Sevel

La strategia è di chiudere in maniera mirata, "in modo tale da consentire al Gruppo di riavviare la produzione tempestivamente quando le condizioni del mercato lo consentiranno" questo periodo di potrebbe servire per una revisione dei processi produttivi e per lavorare con i fornitori per far sì che tutto possa ripartire ai livelli di produzione previsti nei piani ante-coronavirus.

Motori e furgoni non si fermano

Per il momento restano aperti gli stabilimenti di produzione dei motori per garantire l'approvvigionamento degli impianti esteri e lo stabilimento di Sevelsud ad Atessa che produce il Fiat Ducato il Peugeot Boxer e il Citroen Jumper. Sempre in chiave veicoli commerciali non si hanno notizie di interruzioni della produzione in Turchia nell’impianto di Tofas che produce il Doblò e il Fiorino.

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