Il decreti del presidente del Consiglio hanno limitato nella fase uno di contenimento del Coronavirus in tutta la tutta la Penisola i movimenti. Non per niente inizialemente sono stati nominati "resto a casa" riprendendo lo slogan utilizzato in varie. Un provvedimento doveroso per contrastare in maniera efficace la diffusone del e ritornare il prima possibile alla normalità.
Ora si entra però nella cosiddetta Fase 2 quella in cui molte attività commerciali, industriali e individuali ripartono e di conseguenza si assiste a un progressivo allentamento di queste restrizioni.
Il trasporto merci conto proprio
La limitazione ovviamente non riguarda e non ha mai riguardato però i comprovati motivi di lavoro e chiaramente la consegna merci. Per quanto riguarda i trasporto in conto terzi valgono come "giustificativi" i documenti di trasporto, sufficienti a dimostrare la legittimità dello spostamento, mentre per i professionisti e i commercianti che utilizzano il furgone in maniera complementare alla loro attività principale meglio portare con se l’autocertificazione che deve essere presentata caso di controllo.
Posso andare a comprare o riparare un furgone?
Le concessionarie auto e di conseguenza quelle che vendono furgoni sono riaperte e quindi è possibile spostarsi per fare acquisti e per l'assistenza con la dovuta accortezza che se ci si muove da regione a regione prima del 3 giugno 2020 è ancora necessario dichiarare il proprio spostamento con l'autocertificazione. Qui trovate anche tutti i consigli per utilizzare i servizi delle concessionarie. Qui invece quelle relativi al servizi di motorizzazioni per revisioni e patenti.
Posso uscire per fare consegne?
Particolare attenzione va prestata ai termini delle deroghe: le cosiddette "comprovate esigenze lavorative" riguardano unicamente le persone fisiche non sottoposte a quarantena o non risultate positive al virus.
Le direttive del Ministero dell'Interno parlano di "spostamento preordinato allo svolgimento di un'attività indispensabile per tutelare un diritto primario non altrimenti efficacemente tutelabile". Il diritto primario citato è quello relativo al lavoro stesso e dunque spostarsi con il proprio furgone per le consegne è consentito nel rispetto delle attività consentite.
Documenti e modulo
Il modulo aggiornato (al 18 maggio 2020) per l’autocertificazione degli spostamenti si può scaricare direttamente dal sito del ministero dell'Interno o qui sotto. Rispetto ai precedenti modelli oltre auto dichiarare, ufficialmente, di non essere sottoposto a regime di quarantena e di non essere risultato positivo al virus COVID-19, prevede la dichiarazione di conoscenza di ulteriori dispositivi restrittivi a carattere regionale.
Il modulo è editabile e scaricabile. In caso non riusciate a scaricare o stampare il modulo, si può ricopiarne il testo su un foglio bianco e firmarlo. Lo stesso documento può anche essere compilato al momento direttamente di fronte alle forze dell’ordine (che saranno in grado di fornirlo esse stesse) in caso di controllo.
Come si compila
Per compilare correttamente il modulo occorre riempire tutti i campi presenti, naturalmente dichiarando il vero. Il modulo di autocertificazione infatti è a tutti gli effetti un documento ufficiale e in caso di falso scatta in automatico una denuncia penale e sanzioni amministrative con multe anche fino a 3.000 euro.
Sono presenti posti di blocco di Polizia Stradale e Carabinieri lungo le principali linee di comunicazione, come strade e autostrade e pattuglie di polizia locale. Se quotidianamente si percorre lo stesso tragitto per motivi lavorativi, di salute o emergenza, si può produrre un unico modulo valido per ciascuno spostamento.