Già al centro di diverse sperimentazioni in Italia e all’estero, il V2G è pronto a sbarcare nel nostro Paese “ufficialmente” e su larga scala.

Sulla Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato infatti il decreto del ministero dello Sviluppo economico con i criteri e le modalità per favorire la diffusione di questa tecnologia, che consente il flusso bidirezionale dell’elettricità tra le auto e la rete elettrica, permettendo agli EV di immagazzinare e restituire energia per stabilizzare il sistema elettrico.

Il ruolo dell'Autorità dell'energia

Il provvedimento, in vigore da sabato 15 febbraio, prevede entro 90 giorni l’adozione da parte dell’Autorità per l’energia (Arera) delle disposizioni per integrare con il V2G la regolazione esistente del sistema di dispacciamento, ossia la gestione dei flussi di energia operata da Terna per garantire l'equilibrio tra domanda e offerta.

In quest’ambito l’Authority definirà anche i progetti pilota, muovendosi inoltre affinché i requisiti minimi prestazionali per l’abilitazione al servizio consentano un'adeguata partecipazione delle infrastrutture di ricarica. Ciò tenendo conto delle caratteristiche e della specificità delle stesse infrastrutture (incluse quelle domestiche), nonché delle esigenze dei veicoli.

V2G, la tecdnologia

Un'indagine sulle auto

Per tutelare i proprietari dei veicoli elettrici che decideranno di partecipare al mercato per il servizio di dispacciamento, il Gestore dei servizi energetici (GSE) pubblicherà entro 120 giorni una procedura apposita – previo parere del ministero - messa a punto a seguito di indagini sulle caratteristiche delle auto e delle infrastrutture di ricarica.

Queste informazioni saranno fornite agli automobilisti interessati in modo da consentire le valutazioni degli effetti sulla vita utile delle batterie delle auto e sulla loro compatibilità con le garanzie offerte dai costruttori.

Il testo integrale del decreto è disponibile qui.