Pubblicati dall'Istat i dati sulla sicurezza delle strade italiane nel 2018. Secondo le statistiche, gli incidenti derivano soprattutto da comportamenti scorretti, tra i più frequenti la distrazione alla guida, il mancato rispetto della precedenza o del semaforo e la velocità troppo alta (nel complesso il 40,8% dei casi).

Le violazioni al Codice della strada
Con i dispositivi di sicurezza legati alla guida autonoma e alla connettività questi rischi si dovrebbero risolvere. Nell'attesa, però, tra le violazioni al Codice della Strada (in diminuzione rispetto al 2017) le più sanzionate continuano a essere l’inosservanza della segnaletica, il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza a bordo (cinture di sicurezza e sistemi di ritenuta per bambini) e l’uso del telefono cellulare alla guida.
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Quest’ultima infrazione, pur restando tra quelle più frequenti, diminuisce mediamente del 6% (e in modo più marcato per quelle elevate dalle Polizie Locali) forse anche grazie al diffondersi di veicoli dotati di Bluetooth.
Sanzioni per violazione limiti di velocità
Le sanzioni per violazioni alle norme di comportamento sono diminuite complessivamente del 4,4%. Su tale risultato pesa in modo evidente il calo delle contravvenzioni per la violazione dell’art.142 “Superamento dei limiti di velocità” elevate dalla Polizia Stradale e largamente dovuto all’oscuramento dei Tutor nei mesi di giugno e luglio 2018.
Meno incidenti e meno vittime
Complessivamente, nel nostro Paese, nel 2018, gli incidenti stradali con lesioni a persone sono stati 172.344: l'1,5% in meno del 2017. Dopo l’aumento registrato lo scorso anno, torna a diminuire anche il numero dei morti (-1,6%).
Tra le vittime risultano in aumento i pedoni, soprattutto donne anziane (+1,5%), i ciclomotoristi (+17,4%) e gli occupanti di autocarri (+15,3%), mentre sono in diminuzione i motociclisti (-6,8%), i ciclisti (-13,8%) e gli automobilisti (-3,0%), soprattutto giovani.
Riguardo alle percorrenze autostradali l'Istat ha rilevato una sostanziale stabilità (+0,4%), aumento del 2,3% rispetto al 2017 solo per i veicoli pesanti, con oltre 84 miliardi di km percorsi.

Gli orari notturni i più pericolosi
L’incidentalità stradale presenta dei picchi dal lunedì al venerdì in corrispondenza degli spostamenti casa-lavoro e intorno alle 13, nel fine settimana tra le 11 e le 13 e tra le 16 e le 20, ma gli incidenti più gravi avvengono tra l’una e le 6 del mattino e fuori dal centro abitato.
Alcune differenze si rilevano, ad esempio, su autostrade e strade extraurbane, dove l’indice di lesività (feriti per 100 incidenti) è più elevato nelle ore fra tramonto e alba, soprattutto nei mesi invernali. Anche l’indice di mortalità risulta più elevato nelle ore di buio sulle autostrade a maggio e novembre e sulle strade urbane a febbraio e marzo