ll mercato dei veicoli industriali sopra le 3,5 tonnellate, non accenna a riprendersi. In marzo 2019 si registrano cali del 10,1% (2.140 unità immatricolate) nel totale sopra le 3,5 t e dell’8,9% (1.740) nel segmento sopra le 16 t, rispetto allo stesso periodo del 2018.

Nel complesso il primo trimestre archivia una flessione del 10,2% per i veicoli superiori alle 3,5 t (con 5.995 immatricolazioni, rispetto alle 6.676 del gennaio-marzo 2018), mentre il comparto dei veicoli con MTT uguale o superiore a 16 t (pesanti) segna nei primi 3 mesi dell’anno un calo del 10% (4.976 unità rispetto a 5.527).

Assenza di interventi

Le cifre diffuse dal UNRAE elaborate dai dati forniti dal ministero dei Trasporti sono stati commentati dallo stesso Franco Fenoglio, Presidente di UNRAE per quanto riguarda i camion, lamentando ancora una totale assenza di interesse per il comparto da parte del governo: "È da oltre trent’anni - commenta Fenoglio - che chi governa questo Paese non riesce a definire una strategia di sviluppo dell’autotrasporto sostenuta da interventi strutturali, per dare concreto impulso al settore".

Addio al mercato estero

Non fa difetto, sempre per UNRAE nemmeno l’attuale governo sotto cui si stanno manifestando una serie di dati negativi come la perdita di traffico internazionale delle imprese italiane (ridotto a meno del 24%) e la scomparsa di migliaia di piccole e medie imprese. Questo dimostra come l’autotrasporto italiano non regge la concorrenza dei competitori europei, portata anche all’interno del mercato nazionale attraverso la pratica del cosiddetto cabotaggio.

Incentivi insufficienti e tardivi

Il Decreto ministeriale di ripartizione delle risorse per il 2019, al quale dovrà poi seguire quello dirigenziale per la destinazione dei fondi per gli investimenti alle diverse categorie di veicoli finanziabili ha destinato risorse esigue all’acquisto di nuovi veicoli risorse e che, alle aziende che hanno regolarmente presentato le domande, storicamente vengono concessi con molto ritardo e spesso per importi minori rispetto alle indicazioni dei Decreti di riparto.