La domanda di veicoli commerciali continua a restare elevata in Europa, anche se in settembre l'ACEA, l'associazione dei costruttori che operano nel Vecchio Continente, ha contabilizzato una rallentamento della crescita. L'Italia fa eccezione: +46,3% (18.448 unità). Lo scorso mese sono stati immatricolati poco meno di 221mila veicoli da lavoro (leggeri, medi, pesanti e autobus) con una crescita del 6%. L'aumento dei volumi prosegue da 21 mesi.


NEL 2016 SOLO LA LETTONIA IN ROSSO
Nei primi nove mesi del 2016 sono stati targati circa 1,7 milioni di nuovi veicoli professionali, pari a una espansione del 13,1%. Due delle repubbliche del Baltico, Lituania e Lettonia, sono in cima e in fondo alla classifica delle vendite, almeno in termini percentuali: +56,6% (7.301 unità) e -1,4% (2.857). Riga è l'unica capitale europea dove, da inizio, anno, il bilancio è negativo. L'Italia (+40,2% con 148mila esemplari) è il secondo mercato in assoluto come crescita. Fra i grandi paesi, solo il Regno Unito (+2%) non è in doppia cifra (assieme alla Francia ha chiuso con in rosso settembre).


LCV VOLANO CON SUPER AMMORTAMENTO

Sostenuto dal super ammortamento, il mercato italiano dei veicoli commerciali leggeri lievita ancora in settembre: con il suo +46,3% (16.460 unità) è il Paese con volumi importanti che vanta la crescita percentuale più significativa. La Romania ha fatto meglio (+53,1%), ma le vendite sono meno di un decimo di quelle del Belpaese. Le consegne in Spagna sono aumentate del 12,2%, in Germania del 5,6% e nel Regno Unito dell'1,9%. In Francia, l'ACEA ha rilevato una flessione del 2,1%. Nel mese (il 37esimo di progressione) le vendite sono aumentate in Europa del 6,8%


QUASI 1,5 MILIONI DI LEGGERI IN 9 MESI
Nel 2016, i volumi degli LCV (1.442.657 unità) valgono quasi l'83% del totale delle vendite di veicoli da lavoro. Rispetto ai primi nove mesi del 2015, le consegne sono aumentate del 13,5%. La performance italiana è tre volte quella media: +41,5% (130.592), nessun Paese ha fatto meglio. Anche gli altri grandi mercati sono positivi: Spagna (+13%), Germania (+12,9%), Francia (+9,8%) e Regno Unito (+2,7%).