Alla Techno Classica di Essen, in Germania, quest’anno tutto ruota attorno a Volkswagen Veicoli Commerciali che celebra il 60 anni dei suoi minibus, i veicoli per il trasporto passeggeri sia per uso professionale sia privato. “Io guido un Bus” in Germania può voler dire solo una cosa: “io guido un Bulli”. Nessun veicolo, infatti, è associato più strettamente al nome di un intero segmento di mercato come il Bulli di Volkswagen Veicoli Commerciali e questo accade, ormai, da oltre 60 anni.

ALL’INIZIO ERA IL SAMBA
Negli anni ‘50 viaggiare in bus era davvero un modo popolare di fare le vacanze, per questo nelle offerte delle agenzie di viaggio erano compresi anche dei tour esclusivi a bordo di piccoli minibus a nove posti. Primo di tutti fu il Samba, un veicolo che, da subito ha attirato grande attenzione grazie alle sue 23 finestre e al grande tetto in tela apribile. Sebbene non abbia avuto eredi il Samba è ancora oggi l'icona della serie Transporter e l’essenza dei minibus Volkswagen.

DAL CARAVELLE AI NOSTRI GIORNI

Per incontrare il primo vero erede del Samba dobbiamo arrivare agli anni ‘80 con il Caravelle, un veicolo nato e costruito con l’unico scopo del trasporto persone. A seguire viene lanciata anche l’idea della navetta “esclusiva” con il Caravelle Carat: una sala riunioni dentro una limousine. Un concetto che, negli anni, ha assunto le forme di ufficio mobile, con uno sviluppo che prosegue nella quinta generazione, e che conta anche sul California e sul Multivan.