Aggiungi un posto a tavola, anzi no: togline uno nell'abitacolo e fai spazio a un po' di merce. Suona più o meno così l'operazione furgone che la Renault ha messo in atto sul proprio veicolo apparentemente meno adatto allo scopo, la Twizy. Un quadriciclo piccolissimo, lungo appena 2,34 metri e largo, si fa per dire, 1,24 m. Un giocattolo molto concreto che si parcheggia in modo facile anche perpendicolarmente (è oltre 30 cm più corto di una smart) e che si infila ovunque: il merito non è solo della già citata larghezza, ma anche delle portiere che si aprono verticalmente, grazie alle quali si può parcheggiare a pochi centimetri dai veicoli accanto, senza paura di non riuscire ad aprirle. La Twizy Cargo è disponibile nella versione 45 (come la velocità massima raggiungibile, quadriciclo leggero) e 80 (sempre riferito alla velocità, quadriciclo pesante) al prezzo, rispettivamente, di 8.090 e 8.900 euro, canone di noleggio batterie escluso, che a sua volta parte da 40,98 euro/mese IVA esclusa e varia in base al chilometraggio e alla durata del noleggio stesso.

PIZZA E PACCHI POSTALI A DOMICILIO

Le misure del vano di carico, se così si può definire, sono proporzionate all'ingombro minimale dell'esterno: 180 litri di capacità, spalmati su 95 cm di altezza, 55 di profondità e 50 di larghezza. Quanto basta, però, per le piccole consegne di un artigiano, per il servizio postale, ma anche per le pizze a domicilio: ce ne stanno circa 20, se vi piace giocare con i numeri. A proposito di cifre, il carico utile è pari a 75 kg. Alla merce si accede tramite uno sportello ad apertura laterale, dotato ovviamente di serratura. Come detto, per fare spazio al vano si è dovuto rinunciare al secondo sedile, solitamente posizionato dietro a quello di guida: la Twizy Cargo è monoposto.

AUTONOMIA NO PROBLEM, ACCELERAZIONI OK
Con un pieno di elettricità la Twizy Cargo copre, nell'uso reale, dai 50 agli 80 km, variabili in base allo stile di guida, alle pendenze e al peso effettivo. La Twizy ha una massa di soli 347 kg in versione 45 e 375 nella variante 80: ovvio, quindi, che 120 kg di guidatore che viaggia a pieno carico, piuttosto che una signorina minuta che circola scarica, fanno più differenza qui, in percentuale, che su un veicolo normale. Se c'è qualcosa che invece non risente troppo del peso e delle pendenze è la brillantezza di risposta al pedale destro: come sempre accade sulle elettriche, la Twizy dà tutto quello che ha immediatamente e la grande coppia di cui dispone non la penalizza in caso di pieno carico. Per la ricarica completa dalla rete domestica occorrono invece 3 ore e mezza.

COMFORT: NON SI PUO' PRETENDERE TROPPO
Si tratta di un quadriciclo: sarebbe quindi fuori luogo pretendere che la Twizy affronti il pavé con la stessa disinvoltura di un Trafic, tanto per dire. Le risposte delle sospensioni, specie quelle posteriori, sono molto secche: sulle buche si tende a sobbalzare e il sedile quasi del tutto rigido non aiuta, in questo senso. Non solo: l'assenza di veri e propri finestrini (sono disponibili in aftermarket delle copertura in plastica, prive però di sigillo contro acqua e vento) lascia passare una gran quantità d'aria, sia essa fredda o calda... E ovviamente manca anche l'impianto di riscaldamento/condizionamento: insomma, fare le proprie consegne con la Twizy richiede un minimo di spirito di adattamento.

INGRESSO LIBERO IN CENTRO

Dove i furgoni, a gasolio, sono costretti a fermarsi o a pagare il ticket per l'accesso nelle zone a traffico limitato (Area C di Milano, per esempio), la Twizy gode di frequente - non possiamo usare l'avverbio sempre perché la situazione varia da città a città - dell'ingresso gratuito grazie alle zero emissioni del suo motore. Un vantaggio non da poco che la rende imbattibile, economicamente, per tutti quei liberi professionisti che sono alla ricerca del mezzo meno costoso per spostare le proprie merci all'interno di una città.

AIRBAG SI', ABS NO
Occorre ripeterlo: non avrebbe senso paragonare la Twizy ai più evoluti (e costosi...) veicoli commerciali leggeri. Detto questo, la dotazione di sicurezza comprende il minimo sindacale: cintura di sicurezza e airbag. Manca invece l'ABS, dunque attenzione quando piove, specialmente su pavé e binari del tram. Per il resto, della Twizy convince l'agilità in curva, la rapidità con la quale si trova parcheggio e l'immediatezza di guida: tutto quello che c'è da fare è girare la chiave, premere il pulsante D e partire. Gli ingombi ridotti aiutano anche il meno esperto in manovra e l'ottima visibilità in tutte le direzioni contribuisce a migliorare la propria e l'altrui sicurezza.

Gallery: Renault Twizy Cargo, prime impressioni