Ogni vero alfista conosce a menadito la storia e le caratteristiche delle mitiche automobili del Biscione, che hanno dato gloria al Made in Italy già dagli Anni '20. Tuttavia, anche tra di loro forse non tutti sanno che ad aver assicurato la sopravvivenza del marchio Alfa Romeo fino ai primi anni del periodo postbellico son ostati altri due settori, quello aeronautico e quello dei veicoli commerciali.
Il terzo appuntamento con la storia, secondo del 2023, organizzato nella sede della Collezione Marazzato a Stroppiana (VC), ha richiamato l'attenzione proprio sui questo. Meno noti ma importantissimi per la vicenda aziendale del marchio milanese, i camion sono stati ricordati con una mostra tematica e un interessante convegno con alcuni ospiti importanti.
La storia nella storia
Il convegno, cuore della giornata, organizzato nella stessa sala dell'esposizione tematica, è stato aperto dall'intervento di Lorenzo Ardizio, curatore del Museo Alfa Romo di Arese, che ha raccontato la vicenda della Casa nei primi decenni della sua storia e il modo in cui i camion hanno contribuito a mantenerla in piedi mentre le auto, belle e vincenti ma prodotte sempre in pochi esemplari, davano lustro al marchio vincendo gare prestigiose.

L'intervento di Lorenzo Ardizio, curatore del Museo Storico Alfa Romeo
Ancora i camion hanno rappresentato la principale fonte di introiti nei primi delicatissimi anni del dopoguerra, quando l'attività aeronautica, legata all'industria bellica, ha rallentato, mentre quella automobilistica iniziava a crescere e modernizzarsi. Soltanto nel 1952, ha sottolineato Ardizio, le auto hanno finalmente "superato" i camion a livello di produzione.

I protagonisti
I mezzi in mostra erano una rappresentanza dei momenti-chiave dell'attività di Alfa in questo settore: un furgone A12, un camion 455 del '62 con autoscala e un Mille del 1960, tre dei pezzi migliori della collezione Marazzato, sono stati affiancati da un raro e ben conservato Autobus serie 902 Siccar, ossia un bus da turismo con struttura a traliccio tipo "tubocar" e meccanica Alfa Romeo, e oggi di proprietà del museo Alfa Blue Team.

Il "Mille" in modo particolare è stato citato diverse volte, inclusa una sentita testimonianza dell'imprenditore Mauro Strobino, che ne ha elencati i molti pregi, dal comfort alla guidabilità, contrapposti ai difetti del motore che hanno finito per dare a questo mezzo una reputazione controversa.

Con questo evento, la Collezione Marazzato consolida il calendari odi appuntamenti che proseguirà il 15 aprile con un altro "Porte aperte" ancora incentrato su Alfa Romeo (due giornate, come due sono state quelle dedicate al Fiat 682 a novembre e febbraio) con nuovi ospiti e nuovi mezzi.

Nei, mesi seguenti, la collezione uscirà dai cancelli di Stroppiana per seguire una serie di venti primaverili, fiere e raduni a cui alcuni dei pezzi migliori tra gli oltre 250 che compongono la collezione) prenderanno parte.