Gli archivi dei costruttori ogni tanto riservano sorprese: non è raro che scartabellando tra scaffali polverosi dei centri documentazione, a volte i responsabili delle Casa facciano tornare alla luce idee, brevetti e studi per veicoli di cui la maggior parte del mondo ignora l'esistenza.
Tuttavia, persino le Case stesse a volte non conservano tutto, e tra fughe frettolose del periodo bellico e traslochi dovuti a cambi di sede o proprietà, alcuni pezzi rischiano di andar perduti. Fino a quando non risbucano altrove, come è accaduto al prototipo Opel 1.5-23 COE, riscoperto grazie a un pugno di fotografie comparse a un'asta.
La cabina avanzata 12 anni prima del Bulli
Le immagini in questione mostrano un veicolo di nuova concezione ma dall'aspetto già definitivo che risale al 1937, un periodo in cui la maggior parte dei furgoni e degli autocarri leggeri avevano una configurazione classica, con cofano anteriore separato dalla cabina.

Ebbene, in quegli anni, forse ispirata da alcuni veicoli poco diffusi comparsi in Germania dove il Typ 2 derivato maggiolino sarebbe arrivato soltanto nel '49), e da quelli prodotti in Francia e Stati Uniti, Opel mise allo studio un furgone con la cabina spostata sopra il motore, che abbinava a forme compatte un elevato spazio di carico e anche una miglior visibilità.
La sigla 1.5-23 COE riportata sul retro di una delle fotografie fornisce i pochi dati tecnici che è possibile attribuire al mezzo, ossia la cilindrata di 1,5 litri e il passo di 2,3 metri, mentre l'acronimo COE sta per "cab over engine", ossia cabina sopra il motore, appunto. Il motore doveva essere lo stesso quattro cilindri da 1.488 cc della contemporanea Olimpia, mentre gli assali probabilmente furono recuperati dai Blitz più leggeri.



Pronto al lancio?
Come accennato, le immagini mostrano line e dettagli definitivi che fanno pensare a un modello pronto a essere messo in produzione: il design era piuttosto moderno, con elementi tipicamente Opel del periodo come i passaruota neri e le finiture "art déco", che davano al mezzo anche un aspetto gradevole in contrasto con la solenne maestosità degli autocarri Blitz.
Il ritrovamento ha scatenato una fitta ricerca negli archivi Opel, facendo infine emergere un opuscolo illustrativo che suggerisce l'intenzione di lanciare più di una variante di questo mezzo: oltre al modello base con portata di una tonnellata, era infatti stata pensata anche una variante da 1,5 tonnellate.



Pioniere mancato
Vista la popolarità dei modelli della famiglia Blitz, oggi potremmo pensare che l'uscita di questa variante così avanzata avrebbe incontrato un buon successo, ma in realtà all'epoca il pubblico tendeva a preferire il camion con cabina centrale e fu forse questo a far esitare la Casa sulla messa in produzione.
In effetti, il boom dei furgoni con carrozzeria "monoblocco" è iniziato subito dopo la guerra, quando hanno iniziato diffondersi soprattutto in Francia furgoncini come il Citroen HY, il Renault 1000 kg e i vari Peugeot D3 e D4 basati sul Chenard & Walcker D3 del 1940, in Germania con il mitico Volkswagen "typ 2" e in Italia con i vari modelli Fiat, Lancia e anche Alfa Romeo.