Il mercato dei furgoni elettrici non è ancora esploso, ma sta crescendo pian piano. Un po' perché i costruttori stanno accelerando il processo di decarbonizzazione, un po' perché i clienti, oltre alla prospettiva di rendere a loro volta la propria attività più "green", iniziano ad apprezzare i numerosi vantaggi che la propulsione elettrica riserva.
Tra questi sono genericamente indicati anche i costi di gestione: a grandi linee, infatti, un furgone elettrico gode di alcuni benefici rispetto a uno equivalente con motore tradizionale sia sotto l'aspetto fiscale (bollo esente per 5 anni e poi ridotto), di mantenimento (manutenzione più semplice, assicurazione agevolata) ed energetici. A questi si contrappone però un prezzo d'acquisto teoricamente più elevato sul quale cui giocano un ruolo fondamentale gli incentivi.
- Furgone elettrico: quanto costa
- Furgone elettrico: quanto costa il bollo
- Furgone elettrico: quanto costa l'assicurazione
- Furgone elettrico: quanto costa la manutenzione
- Furgone elettrico: quanto costa l'energia
Furgone elettrico: quanto costa
Il prezzo di listino di un furgone elettrico in media è più alto di almeno il 40-50% rispetto a quello del medesimo modello con motorizzazione diesel di potenza analoga e sui più grandi si arriva anche al doppio. Dunque, per gli small van da 4,5 metri si parte da oltre 25.000 euro, per i mid van da 5 metri in su da circa 30.000, mentre i large van indicativamente da 60.000 euro.
Da questi tuttavia specialmente in questa fase iniziale e promozionale, vanno tolti gli sconti del costruttore e gli eventuali incentivi con o senza rottamazione. In quest'ultimo caso, gli ultimi incentivi in vigore in Italia da ottobre 2021 dopo l'ultimo rifinanziamento prevedono contributi che vanno da 3.200 a 6.400 euro a seconda della massa più, appunto, da 800 a 1.600 euro aggiuntivi in caso di rottamazione di usati Euro 4 o precedenti.
Uno small van, come ad esempio Citroen e-Berlingo M con portata maggiorata, è offerto dalla Casa a un prezzo ridotto dai 29.055 euro di listino a 24.116. Attenzione però, la maggior parte delle offerte sono vincolate a piani di leasing.

Furgone elettrico: quanto costa il bollo
I veicoli commerciali elettrici, così come le auto, godono in tutta Italia dell'esenzione dal pagamento del bollo per 5 anni. Fanno eccezione Piemonte e Lombardia, nelle quali l'esenzione è "a vita". In quasi tutte le altre regioni e province autonome, a partire dal sesto anno si paga un importo pari al 1/4 del costo di un corrispondente veicolo a benzina o gasolio.
Siccome nel caso degli autocarri fino a 12 tonnellate, categoria in cui rientrano anche tutti i van, l'importo è calcolato sulla base della portata e della durata (è infatti possibile pagare per 4 mesi, 8 mesi o per l'interno anno), il risultato è particolarmente vantaggioso.
Nella fascia da 0 a 4 tonnellate di portata, l'importo si aggira a grandi linee sugli 8-9 euro per 4 mesi, sui 17 per 8 mesi e sui 25 per i 12 mesi, cifre che divise per 4 diventano ancora più irrisorie. Chi però cambiasse il veicolo spesso, o quantomeno entro il 5° anno, teoricamente potrebbe non pagare mai più il bollo.

Furgone elettrico: quanto costa l'assicurazione
Anche i costi assicurativi sono agevolati per i veicoli elettrici: come per le auto, i furgoni con questa alimentazione sono considerati meno pericolosi dalle compagnie che attribuiscono loro anche una percorrenza minore, dunque il costo della RC può scendere dal 30% fino al 50% rispetto a un modello comparabile a gasolio.
Furgone elettrico: quanto costa la manutenzione
La propulsione elettrica è più semplice e richiede interventi minimi per quanto riguarda il motore che, invece, è la voce più consistente quando si parla di mezzi tradizionali. Qui invece l'elemento a cui prestare più attenzione è la batteria, in particolare il sistema di raffreddamento della stessa. In ogni caso, oltre che più rapido, un tagliando "elettrico" costa circa il 30/35% meno di quello di un diesel che, normalmente, è compreso tra 200/250 e 600/700 euro.

Furgone elettrico: quanto costa l'energia
Particolarmente importate soprattutto in un periodo di rincari, il costo dell'energia varia a seconda della fonte e del tipo di ricarica: se si utilizza una colonnina pubblica il costo medio fino al 2021 andava da 0,40 a 0,50 euro per kWh. Questo significa che un pieno da 50 kWh, nel caso di uno small van come il già citato e-Berlingo, arrivava a costare 25 euro a fronte di un'autonomia stimata di circa 300 km.
Facendo un calcolo molto semplice, con un euro si percorrono dunque dai 12 ai 15 km. Il costo diminuisce ancora con la corrente domestica o aziendale, tuttavia, in questo caso, occorre mettere in conto adeguamenti tecnici come l'installazione di una wallbox, per ottenere performance di ricarica sufficienti a consentire l'utilizzo quotidiano visto che alla potenza di un comune impianto casalingo, da 3,7 kW nominali, ma poco più di 2 effettivi, occorrerebbero almeno 12 ore per caricare mezza batteria.
Una wallbox normalmente può costare da meno di 1.000 a più di 2.000 euro e in qualche caso richiede l'aumento della potenza erogata e modifiche all'impianto, con costi variabili, tuttavia per le aziende ci sono condizioni agevolate e vantaggi fiscali che riducono l'entità reale di questi oneri.