Negli ultimi decenni abbiamo visto la sicurezza a bordo diventare da passiva ad attiva, passando dai dispositivi pensati per ridurre le conseguenze degli incidenti, come airbag e per certi versi anche ABS ed ESP, a quelli intelligenti pensati per evitarli come il cruise control adattativo o la frenata d'emergenza, che cercano di prevenire le situazioni di rischio imminente.

Il prossimo passo sono i sistemi precognitivi, ossia quelli che consentono di anticipare una potenziale situazione di pericolo prima che questa possa verificarsi. Come? Per farlo non basta guardare lontano come possono fare sensori o telecamere, occorre ricevere informazioni dall'ambiente circostante e dalle altre auto. E per farlo, ci vuole un sistema di scambio dati potente ed efficiente che consenta a tutti di comunicare con tutti.

Come funziona il 5G

La risposta a questa esigenza, che finora aveva frenato lo sviluppo di sistemi V2V e V2G (comunicazione veicolo-veicolo e veicolo-infrastruttura) si chiama 5G ea differenza delle precedenti generazioni da 2G a 4G non è "soltanto" una connessione più veloce ma un sistema più complesso e globale, che permette di operare non più su una specifica banda ma su uno spettro di frequenze ampliato, mettendo in collegamento dispositivi fissi e mobili.

Potente ed efficiente

I requisiti tecnici sono di altissimo livello: la latenza (il ritardo nel trasmettere i dati) è inferiore al millisecondo mentre la portata supera i 20 GB/s, con la possibilità di collegare anche un milione di dispositivi per chilometro quadrato e soprattutto un'affidabilità tendente al 100%.

Per il mondo dei trasporti significa poter condividere a priori protocolli comuni che permettano a tutti di interagire. A questo scopo è nato il consorzio G5 Automoticve Association, che attualmente coinvolge oltre 130 aziende operanti nel settore dell’Automotive, dai costruttori ai fornitori di componenti e servizi di connettività.

I vantaggi saranno a 360° e inizieranno dalle attività d'ufficio e logistica, che potranno contare su una migliore e più tempestiva trasmissione dei dati, fino alla gestione delle flotte con un controllo e una reattività agli imprevisti in tempo reale molto superiore all'attuale. Ma soprattutto sarà la sicurezza a beneficiarne, permettendo l'auspicato salto di qualità anche allo sviluppo della guida autonoma.

Un sistema sensoriale globale

La rete permetterà a infrastrutture intelligenti dotate di telecamere di monitorare le strade e informare i veicoli nelle vicinanze della presenza di pedoni o biciclette, ma non è tutto: grazie alla rete 5G i veicoli non si limiteranno a riconoscere i pedoni ma potranno inviare loro dei messaggi sul cellulare, comunicare tra loro scambiandosi dati su posizione e velocità e anticipare l’intervento dei sistemi anticollisione grazie al monitoraggio a distanza del traffico.

Potranno persino inviarsi in tempo reale le immagini captate dalle telecamere di bordo, ottenendo così una visuale ampliata utile per vedere porzioni di strada nascoste alla vista. Dati e immagini potranno essere anche messe a disposizione degli enti amministrativi, che avranno così uno strumento in più per predisporre soccorsi o interventi.