Erano gli anni ’60 quando in Volkswagen risultò evidente che il mercato dei trasporti locali aveva bisogno di capacità di carico utile più elevato dei i 1.000 kg del Transporter. Così, all’inizio degli anni Settanta Volkswagen decise di ampliare la gamma dei veicoli commerciali.
Le specifiche per il nuovo mezzo erano precise: massima superficie di carico con il minimo ingombro possibile, cabina avanzata con trazione posteriore, per garantire un'aderenza ottimale nella categoria, da 2,8 fino alle (future) 5,6 tonnellate. Concetti in parte collaudati sul Transporter, da cui l’LT si discostò per la piccola rivoluzione che spostò la posizione del motore da posteriore ad anteriore, tra i due sedili. .
La ricerca dei propulsori
Nel 1975 arrivò finalmente il momento in cui Volkswagen presentò a Berlino il Volkswagen LT. La larghezza era scesa sotto i 2,04 m e con le sospensioni anteriori a ruote indipendenti (assale rigido a partire dall’LT 40), lo sterzo ben coordinato e la carreggiata estremamente larga, si distingueva non solo per la buona tenuta di strada, ma anche per il comfort.
L’azienda si trovava ora ad affrontare il compito di trovare una motorizzazione adatta. Volkswagen, infatti, disponeva solo di motori da montare in posizione posteriore e la nuova generazione di motori della Golf, era decisamente troppo debole.

Un motore a benzina adatto si trovò in Audi, mentre il Diesel giusto, fu trovato presso la Perkins. Il quattro cilindri di 2,7 litri di cilindrata, però, sviluppava solo 65 CV, era "ruvido" e aveva un suono sgradevole. Così, nel 1979 gli ingegneri Volkswagen affiancarono due altri cilindri al Diesel della Golf, il quattro cilindri di 1,6 litri divenne quindi un sei cilindri da 2,4 litri e 75 cavalli.
1983, nuovo look e più potenza
La primavera del 1983 fu il tempo per il primo restyling per l’LT. Per una maggiore potenza arrivò il turbodiesel sei cilindri, inizialmente da 102 CV, mentre il motore Audi fu sostituito da un sei cilindri da 90 CV. Un cruscotto completamente nuovo rivalutava l’abitacolo. Inoltre, la gamma fu ampliata con l’LT 50 e un passo lungo (3.650 mm) per il telaio e il pick-up.

Due anni più tardi il Volkswagen LT 55 aumentò la sua portata fino a 5,6 tonnellate e fece il suo ingresso la trazione integrale attivabile dall’abitacolo. La prima versione, sviluppata da Sülzer, si basava sulla versione LT40 o LT45 a passo lungo e motori a 6 cilindri, con ruote singole sull'asse posteriore e altre modifiche al telaio (rialzato) e agli assali.
Continua evoluzione
Nel 1985 furono introdotti i motori Diesel da 2,4 litri e sei cilindri in linea. Nel 1991 il motore Diesel aspirato fu abbandonato in quanto non aveva abbastanza potenza per la trasmissione 4x4, e comunque la maggior parte degli LT a trazione integrale erano equipaggiati con i motori benzina da 6 cilindri e 90 CV o con i più potenti turbodiesel da 6 cilindri e 102 CV. Steyr-Puch, in Austria, costruì il Noriker su base Volkswagen LT, ma ne furono prodotti un numero limitato. La produzione di LT a trazione integrale è stata complessivamente di soli 1.250 esemplari.

1993, nuove soluzioni estetiche e nuovi motori
Nella primavera del 1993 ci fu un ulteriore cambiamento estetico, con nuovi elementi di plastica introdotti nella calandra e nelle luci posteriori. I motori Diesel furono rimpiazzati da una versione più moderna: il DW e il DV sono stati sostituiti rispettivamente dai motori ACT e ACL intercooler.

Infine, la copertura del motore è stata rimpiazzata da una nuova versione che aveva un'apertura nella parte anteriore che permetteva di controllare il liquido di raffreddamento senza dover aprire l'intero coperchio del motore. Fu anche rielaborato il motore turbodiesel con intercooler, portato a una potenza di 95 CV.
Quasi 500mila pezzi in 21 anni
Nel 1996, a ben ventun anni dal debutto del primo LT, era arrivato il momento di un cambio di generazione. Diversamente da quanto avvenne negli anni Settanta, Mercedes-Benz e Volkswagen V.C. si accordarono su una joint venture che generò la seconda generazione dell'LT.

La versione Volkswagen condivideva la scocca del corpo con il nuovo Sprinter di Stoccarda, mentre motori e trasmissioni erano specifici Volkswagen. L’accordo tra i due Produttori tedeschi decretò, dopo ventun anni, la fine del primo LT; nel 1996 fu prodotto l’ultimo esemplare, il numero 471.221. Qualche anno dopo sarebbe nato il Crafter ma questa è un'altra storia.