Era il maggio del 1946, quando, in Germania, ricominciò la produzione della bellissima ed elegante Mercedes-Benz 170 V. Ma attenzione, non furono autovetture le prime 214 unità che uscirono dagli impianti, bensì dei pick-up, furgoncini e ambulanze, visto che il Consiglio di Controllo Alleato aveva proibito, alla Germania sconfitta, di produrre mezzi per il trasporto di passeggeri.
Macchinari miracolosamente integri
L’impianto di Untertürkheim, alla periferia di Stoccarda o almeno quel che ne rimaneva, fu riaperto appena 12 giorni dopo la capitolazione della Germania, nel maggio del ’45. Qualcosa come 1.240 operai ripresero a lavorare, dapprima solo per ripulire la fabbrica dalle macerie e, in seguito, per riparare i veicoli militari della forza occupante.

La produzione di veicoli passeggeri, comunque, lì non sarebbe stato possibile ripristinarla per la mancanza assoluta di macchinari. Una speranza venne, però, dall’impianto di Sindelfingen dove i macchinari, erano miracolosamente scampati al diluvio di bombe che avevano sganciato gli Alleati. Qui si producevano i componenti della 170 V, un’automobile che ebbe un grande successo a partire dal 1935. E questa fu proprio la chiave per la Daimler-Benz AG per risollevarsi.

Solo ambulanze e veicoli commerciali
Il Comando Alleato permise, però, di costruire unicamente la versione commerciale e ambulanza della storica 170 V. Il marchio tedesco, malgrado la scarsità di mano d’opera specializzata, macchinari, materie prime, carbone ed elettricità, cominciò a organizzarsi velocemente per far ripartire l’impianto. Il primo motore del 170 V fu completato a Untertürkheim nel febbraio del 1946, mentre il primo veicolo completo lasciò la linea d’assemblaggio nel maggio dello stesso anno.

Un buon veicolo, un po’ datato
Il 170 V del ‘46 era lo stesso di prima della guerra: sicuramente un buon mezzo, ma con un design datato 10 anni. Inoltre, il suo motore a valvole laterali, non era proprio all’avanguardia e la carrozzeria, completamente separata dal telaio tubolare a X, era ancora molto lontana anche dai primi tentativi di carrozzerie autoportanti.

Tuttavia il 170 V fu gradualmente migliorato e nel maggio del ‘49 fu equipaggiato anche con un motore Diesel. Nel maggio del ‘50 cominciò la produzione del 170 Va e 170 Da, con una maggiore cilindrata, più potenza, carreggiata posteriore più larga, molle più morbide e ammortizzatori telescopici, freni più potenti, deflettori anteriori, piantone dello sterzo tubolare e i comandi al volante per gli indicatori di direzione.
In produzione fino al ‘53
Fu possibile istallare anche un’autoradio e sistemare lo schienale dei sedili; dal settembre del 1950 anno il parabrezza fu costruito in vetro laminato.

Gli ultimi aggiustamenti furono introdotti nel maggio del 1952, con i modelli 170 Vb e Db. La produzione della Serie 170 V terminò nel 1953, visto che il nuovo 170 S aveva cominciato a essere disponibile già dal maggio del '49. Sebbene basato, sostanzialmente, sullo schema del 170 V aveva un design che poteva tranquillamente essere definito da "dopoguerra".