Il 4 ottobre 1961, al Salone dell’Auto di Parigi, la Casa della Losanga presentò Renault 4, uno dei veicoli che sarebbe stato tra i più venduti al mondo, dopo Maggiolino e Ford T. La R4 nacque su volontà di Pierre Dreyfus per contrastare il successo delle 2CV Citroen e per sostituirsi alla 4CV (ormai in listino da dieci anni e non più al passo con i tempi), e alla vetusta Dauphinoise (versione giardinetta della Juvaquatre d'anteguerra). Gli studi sul Progetto 112 cominciarono nel 1956.

I requisiti del progetto R4
Insomma, la nuova piccola Renault doveva essere un'utilitaria, una vettura per le signore, un furgoncino pratico per il carico e scarico merci e anche per il tempo libero.
Caratteristica distintiva del modello: un pianale sul quale poteva essere cambiata facilmente la carrozzeria, trasformando la berlina in veicolo commerciale, e l’architettura meccanica, orientata al “tutto avanti”, che permetteva di lasciare ampi spazi liberi nell'abitacolo e nel portabagagli.
Tra i vincoli per i progettisti, inoltre: il prezzo finale non doveva superare i 350mila franchi, facile manutenzione e affidabilità in qualsiasi condizione climatica.
Fu quindi per contenere al massimo i costi che gli ingegneri francesi optarono per interni molto spartani, con una panchetta posteriore ripiegabile che trasformava l’auto in furgone. Al vano di carico posteriore si accedeva tramite un’ampia “porta di servizio”.

Caratteristiche tecniche
La trazione della prima R4 era anteriore, una primizia presso la Losanga che aveva sempre avuto in listino modelli con trazione sul retrotreno, mentre motore 4 cilindri e cambio furono derivati direttamente da quelli delle 4CV e Dauphine. Questa scelta fu dettata dall'esigenza di contenere i costi di produzione, anche se appariva superata.
Furgonetta R4, la variante da lavoro
La prima Renault 4 del Salone di Parigi 1961 fu presentata in tre varianti di potenza e finiture, ma la versione commerciale sarebbe arrivata qualche mese dopo.

La furgonetta R4, classificata come tipo R 2102, offriva un carico utile di 300 kg e caratteristiche identiche all'automobile, ma pneumatici più larghi. Era proposta anche con uno sportello, chiamato “Giraffone”, sopra il portellone posteriore.
Restyling e sviluppi della versione van
Nel 1966 un primo restyling: il tipo R 2105 portò in dote un aumento del carico utile che passò a 350 kg, la gamma dei van si arricchì di un modello 5 CV, il tipo R 2106.
Nel '71 arrivò una nuova versione equipaggiata con un motore da 845 cc, il tetto in plastica rialzato e carico utile fino a 400 kg. Nel '75, furono aggiunti 8 centimetri in lunghezza e il carico utile fu portato a 440 kg a seconda delle versioni “furgonetta lunga” o “break lungo”.
I finestrini laterali delle furgonette vetrate diventarono scorrevoli nel 1978, anno in cui fu lanciata anche una versione pick-up. 1982: le furgonette R4 poterono essere trasformate a GPL e il motore di 782 cc cedette il posto a uno di 845.
La fine del mito
La Renault 4 non fu prodotta solo in Francia, fin dalla sua progettazione venne concepita come world car, cioè un veicolo che avrebbe dovuto colonizzare il mondo intero. In totale, furono 27 i Paesi in cui la R4 è stata prodotta, tanto che sei su dieci furono vendute all'estero e cinque su dieci furono costruite all'estero.
A decretare la fine della Renault 4 fu l'entrata in vigore della normativa Euro 1 (1993), non era più conveniente apportare modifiche sostanziali come l'iniezione elettronica e la marmitta catalitica: alla fine di dicembre 1992, l'ultimo esemplare lasciò le linee di montaggio.