…E' il vostro Lupo solitario che vi parla, mentre quello che ascoltate in sottofondo è il nostro amico Elvis con la sua “Jailhouse Rock” prima in classifica!

“The warden threw a party in the county jail.
The prison band was there and they began to wail.
The band was jumpin' and the joint began to swing.
You should've heard those knocked out jailbirds sing.
Let's rock Everybody, let's rock.
Everybody in the whole cell block
was dancin' to the Jailhouse Rock”…


Per un attimo ci sembra di essere tornati indietro nel tempo, in una cittadina californiana degli anni ’50 lungo la statale 101, quando dalle radio gracchiava la voce di un vecchio DJ e impazzava il Rock&Roll, invece ci troviamo qui, tra Roma e il mare, in un tranquillo quartiere residenziale che ricorda molto i paesini costieri della California. Ma a sottolineare la sensazione è certamente il bellissimo Chevy Pick-Up davanti ai nostri occhi.
Questo tipo di furgoni è divenuto famoso negli USA soprattutto per il tipico disegno della calandra in puro stile art-deco che gli ha fatto guadagnare l'appellativo di “Chevy Deco”.
Costruiti tra il 1941 e il 1946, i Chevy Deco, sono stati usati soprattutto in ambito civile; i pochi che hanno assolto agli “obblighi di leva”, durante la guerra, hanno servito il loro Paese nelle basi militari dell’aereonautica.
Ai giorni nostri è molto raro, quasi impossibile, trovarne uno in buone condizioni e con tutti i pezzi originali come questo, visto che erano concepiti come veicoli da lavoro e sfruttati fino alla fine.
Alex Pollio, un appassionato collezionista di svariati ‘american dream’ quali Harley Davidson, Pick-Up e molto altro ancora, lo ha trovato in perfette condizioni durante un viaggio di piacere ad Amsterdam. Visto, innamorato, comprato.
In effetti è molto difficile non rimanere affascinati da questo Pick-Up del '42 che fa girare la testa anche a giovani mamme e bambini che escono dalla vicina scuola.

LA PROVA SU STRADA

Dopo aver girato la chiavetta, premiamo il pedalino a forma di chiodo sulla destra del pedale dell’acceleratore per avviare l’ancora gagliardo e potente 6 cilindri Chevrolet che ci accoglie col tipico borbottio baritonale dei grossi motori americani: “vuluvuluvulu…”.
Innestiamo la prima e partiamo. Il grosso carburatore Tilson, in accelerazione aspira rumorosamente aria e benzina. Nel passare decisi, dalla prima alla seconda marcia, le ruote posteriori sgommano, ricordandoci che il vecchio propulsore 3.6 benzina può contare sempre sui 90 cavalli sotto al cofano.
Gli innesti del cambio, pur mancando di sincronizzatori, sono docili e precisi.
In rilascio anche la trasmissione dice la sua, con un sonoro fischio metallico.
Nonostante l’età, il Pick-Up assorbe le asperità stradali con estrema dolcezza.
Anche la frenata è ancora decisa.
In questa calda giornata settembrina solleviamo il parabrezza anteriore tramite la levetta posta al centro del cruscotto e una piacevole brezza investe l’interno dell’abitacolo.
Ops… una signora sbadata sta per tagliarci la strada! Un sonoro BeepBeep da Roadrunner (l’uccellaccio antagonista di Billy Coyote) avverte della nostra presenza. Il trombone elettrico posto all’interno del cofano si fa sentire.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Il Chevy pick-up ha una portata di 5 quintali e rientra nella categoria USA detta “Half Ton”; è spinto da un motore a sei cilindri in linea di 3.600 cc, con una potenza di 90 CV alimentato a benzina. Il cambio è a tre marce più retro.
Il telaio è un classico dell’epoca, due longheroni, assale rigido all’avantreno e al retrotreno sospesi su quattro balestre. I freni sono idraulici a tamburo sulle quattro ruote.
Se poi ci fosse qualche altro fortunato possessore di Chevy Deco, magari un po' malandato, c'è sempre la possibilità di trasformarlo in un grintosissimo Hotrod acquistando tutto il necessario on-line.
Infatti la solida base del furgoncino americano è una delle preferite dai preparatori di Hotrod, motivo che ha, purtroppo, contribuito alla quasi estinzione di questi simpatici veicoli.

E non finisce qui!