Scacco in tre mosse. Daimler Trucks aumenta la competitività del best seller Actros con la seconda generazione della catena cinematica che ne riduce i consumi fino al 10,6%, ne fa lievitare la sicurezza introducendo il primo sistema di assistenza alla frenata di emergenza con riconoscimento dei pedoni e ne incrementa la connettività contribuendo a razionalizzarne i costi di gestione.


CONSUMI ABBATTUTI FINO AL 10,6%
Con una prova comparativa che si è svolta in Portogallo, la "Leading in Road Efficiency", la divisione veicoli industriali della Stella ha fatto guidare tra Tavir e Lagos una versione dell'Actros 1945 da 450 CV prodotta fino al 2015 ed equipaggiata con la catena cinematica di prima di generazione e una con la seconda dello stesso modello. All'IAA di Francoforte, Mercedes-Benz Trucks aveva assicurato un abbattimento dei consumi di almeno il 6% grazie a una serie di miglioramenti, incluso il nuovo asse posteriore con alimentazione di olio a seconda delle necessità. Nell'Algarve, lungo la A22 lusitana, i giornalisti collaudatori di Germania e Regno Unito sono riusciti a limare i consumi del nuovo Actros 1845 di oltre il 10,6%. Il tracciato di 200 chilometri del test includeva 35 tratti di salita e discesa. La velocità di riferimento è stata quella degli 85 km/h e la modalità di guida la A Eco. Tra i vantaggi della nuova catena cinematica c'è la maggior riserva di potenza nella marcia più alta in pendenza: la coppia massima (passata da 2.166 a 2.371 Nm) viene erogata tra gli 880 e i 1.300 giri contro il range compreso fra i 950 e i 1.250 di prima. Il "respiro lungo" del motore assicura all'autista la possibilità di gestire in maniera ottimale le rampe più impegnative.


OCCHIO AGLI UTENTI DELLA STRADA

La nuova frontiera per la sicurezza dei pedoni è sintetizzata in un sigla alfa numerica, ABA 4, cioè l'evoluzione dell'Active Brake Assist 3. Sul veicoli industriali è la prima volta che viene installata una tecnologia che rileva il pericolo di collisione con pedoni in movimento in grado anche di innescare la frenata automatica (almeno parziale) di emergenza. Il sistema è attivo fino ai 50 chilometri orari ed è in grado di individuare perfino i pedoni che si trovano lungo una parte della traiettoria di svolta. La funzione è stata mutuata dalla divisione Cars di Mercedes e lavora grazie ai radar, capaci di "leggere" la strada anche con pessime condizioni di visibilità, tipo la nebbia o la pioggia forte, cioè quelle che possono mettere in difficoltà i professionisti del volante. Quando l'ABA 4 si attiva, il conducente ha la possibilità di completare la frenata a fondo e, eventualmente, si intraprendere una manovra di scarto: "La responsabilità ultima è sempre di chi sta al volante", fanno sapere gli esperti della Stella. La tecnologia supporta l'autista, ma non lo sostituisce. Non ancora, almeno.


SISTEMA DI ASSITENZA ALLA SVOLTA

Lo stesso vale per il sistema di assistenza alla svolta, che Actros è sempre il primo autocarro a montare. Nel montante di destra (per i veicoli con guida a sinistra) è stata installata una spia luminosa triangolare. Lungo lo spettacolare ponte Vasco da Gama, quasi 12,5 chilometri per attraversare il Tago, a Lisbona, basta provare a sorpassare e poi rientrare: il segnalatore diventa giallo per avvisare della presenza di un "oggetto". Se si forza il cambio di corsia, allora la spia diventa rossa (come il semaforo) e lampeggia: la segnalazione è accompagnata da un allarme acustico, ma non fa scattare alcuna manovra sostitutiva. Anche se "frizzante", quella del veicolo è solo una allerta che vale fino a 36 km/h e per tutta lunghezza del veicolo (18,75 metri), che scatta anche quando un ciclista procede sulla corsia interna mentre l'autista vuole girare. La larghezza del monitoraggio è pari ad una corsia (3,75 metri) e copre anche due metri davanti ed altrettanti dietro.


L'EFFICIENZA CHE VIENE DAL SATELLITE

Mercedes-Benz Uptime è già disponibile in Italia, dove i concessionari più "vivaci" della Stella, come Euro CoMi di Alghero, Trivellato di Verona Carraro di Treviso o Agricar di Piacenza o società come Arcese, Autamarocchi e Fercam lo conoscono bene. Dal 2013, il sistema è già stato montato su 1.400 autocarri e ha ormai un "rodaggio" di 200milioni di chilometri. Prima dell'inverno verrà offerto in altri sette Paesi. Grazie alle migliaia di dati che i vari sensori sono in grado di rilevare ed inviare via GPS, 3G o Bluetooth, il "cervellone" della Stella è in grado di anticipare la necessità di eventuali manutenzioni sulla base di diversi parametri, dalle temperature all'usura di determinati pezzi. L'accesso in tempo reale alle informazioni consente ai gestori delle flotte, tempestivamente aggiornati dagli specialisti del Customer Assistance Center di Mercedes, di pianificare i passaggi in officina sulla base di itinerari e impegni ottimizzando i tempi. L'obiettivo è quello di rendere prevedibili i fermi macchina e tenere in strada il veicolo il più a lungo possibile. La telediagnosi funziona attraverso il Truck Data Center del Fleetboard.