Mantenimento dei ricavi sui livelli 2015, metano e maxi contratto con la società Lannutti: si può riassumere così la chiusura del 2016 e l’inizio del 2017 per Iveco; un 2017 che promette bene, grazie alle previsioni di crescita in tutti i Paesi europei, UK escluso. Quanto ai ricavi, in realtà, va segnalata una leggera crescita (pari all’1,8% a cambi costanti), frutto dell’incremento dei prezzi netti dei veicoli commerciali nelle aree EMEA e APAC, della riduzione del costo delle materie prime e delle efficienze produttive. Quanto, invece, al bilanciamento tra veicoli speciali e truck in EMEA, il calo dei primi è stato compensato dall’incremento dei volumi dei secondi.
OLTRE 600 MEZZI ALLA LANUTTI
A proposito di mezzi pesanti, va segnalato il mega acquisto di Stralis da parte della società cuneese Lannutti, 610 mezzi fra Stralis XP da 480 CV con cabine Hi-Way, trattori a tre assi da 460 CV, XP in allestimento super light (che riducono la tara del veicolo del 12%, a tutto vantaggio del carico utile) e modelli NP alimentati a metano, forti di 1.500 km di autonomia. Proprio il metano è uno dei cavalli di battaglia di Iveco che, da molti anni, crede e investe in questa tecnologia e che ha permesso al Marchio italiano, tra le altre cose, di confermarsi forte nel segmento dei medi (mai completamente ripreso dalla crisi del 2008) grazie all’Eurocargo: questo modello, nel 2016, ha fatto segnare un +15% proprio nella variante LNG, scelta da chi deve fare consegne in città.