Il furgone elettrico tedesco per il recapito diventa extralarge. La società StreetScooter, una start-up passata sotto il controllo di Deutsche Post DHL, espone all'IAA di Hannover 2016 la versione "Work L" del veicolo sviluppato espressamente per le consegne in ambito cittadino. Il fratello maggiore ha un volume di carico doppio rispetto ai modelli già in circolazione, per i quali è prevista anche una futura commercializzazione.


8 METRI CUBI DI CAPACITÀ
StreetScooter Work L ha una capacità di 8 metri cubi, pari a 150 pacchi e circa 1.000 chilogrammi. Il furgone postale maggiorato è equipaggiato con nuove batterie agli ioni di litio destinate ad aumentare l'autonomia, peraltro calcolata dalla società sulla base di specifici test. Entro la fine dell'anno, Deutsche Poste DHL conta di immatricolare almeno 170 nuovi veicoli nell'ambito del progetto "Consegne a zero emissioni di CO2".


ANCHE CON CASSONE RIBALTABILE TRILATERALE

Il veicolo offre anche una panoramica sulle future prossime dotazioni, come il sistema Keyless (funzionale per gli addetti al recapito che devono spostarsi da un indirizzo all'altro), o sui possibili allestimenti, come il Work Orange. Si tratta di uno StreetScooter equipaggiato con un cassone ribaltabile trilaterale a comando elettroidraulico. Secondo Achim Kampker, Ceo di StreetScooter GmbH, il salone tedesco è la "piattaforma perfetta per dimostrare che la mobilità elettrica è il futuro del trasporto merci eco-friendly"


CONVERSIONE DELLA FLOTTA "TERMICA"

Il colosso del recapito punta a convertire la propria flotta: nei prossimi anni dovrebbero venire sostituiti con i mezzi a batterie autoprodotti almeno 30mila veicoli ad alimentazione termica, vale a dire un terzo del totale del parco mondiale di Deutsche Post DHL. La Società tedesca aveva acquisito la start-up "costola" dell'Università tecnica di Aquisgrana alla fine del 2014. Nei mesi scorsi non aveva escluso l'ipotesi di vendere il modello (e le sue eventuali declinazioni) anche ad altri operatori, trasformandosi da cliente a concorrente dei grandi costruttori. Nei piani c'è anche lo sviluppo di veicoli a guida autonoma.