Un test doppio per un due veicoli praticamente gemelli tanto che, dal loro lancio ufficiale, sono stati sempre presentati assieme. Peugeot Expert e Citroën Jumpy fanno parte di un progetto che, dopo l’uscita di FCA dalla joint venture, coinvolge anche Toyota con ProAce e che vede impegnato lo stabilimento di SevelNord. Si tratta di due mid van di nuovissima concezione che mirano ad alzare l’asticella della qualità e delle dotazioni professionali in un segmento molto affollato. Il Gruppo PSA non nasconde, per questo, i suoi obiettivi dichiarando di voler aumentare del 2%, entro il 2020, la sua quota di mercato europeo nei veicoli commerciali (oggi è al 19,5%) e di passare dal 10 al 16% proprio nel segmento di Expert e Jumpy. Traguardi ambizioni per i quali i due nuovi mid van sono chiamati a giocare un ruolo determinante.

COM’È
Esteticamente i due van differiscono, fra loro, solo per il frontale. Più movimentato quello di Expert, più razionale quello di Jumpy; per il resto la volumetria è molto razionale, oseremo dire elegante. Da segnalare fra le diverse carrozzerie disponibili un'inedita lunghezza da 4,60 m che permette un volume di carico di 4,6 metri cubi. Merito delle soluzioni telaistiche ereditate dalla piattaforma EMP2, comune anche alle auto del Gruppo, e che ha permesso di avanzare leggermente la cabina di guida, accorciare gli sbalzi anteriori e posteriori e rialzare le sedute, in modo da guadagnare, per tutte le versioni, centimetri preziosi nel vano di carico. La plancia è ben costruita e i comandi disposti in maniera ergonomica. Interessanti anche i dispositivi di assistenza alla guida come il cruise control integrato con la lettura dei segnali stradali e la possibilità di impostare automaticamente la velocità in funzione di questi. Forse si sente un po’ la mancanza di un vero e proprio vano per riporre o sistemare gli smartphone, mentre i comandi del cruise control sono un po’ "nascosti" dal volante e non molto intuitivi. Per il resto, ottimo l'uso dell’elettronica di bordo specie nel sistema di infotaiment che offre anche il navigatore TomTom connesso con i sevizi on line e la possibilità di integrare le app del proprio telefono sullo schermo centrale. Intelligente anche il sistema Moduwork che sfrutta la "retraibilità" del sedile passeggero per offrire un metro e mezzo in più di lunghezza di carico e quasi mezzo metro quadro di volume aggiuntivo.

COME VA

Due le cilindrate disponibili tutte Euro 6: il collaudato 1.6 e il 2.0. Le ho provate entrambe nelle declinazioni rispettive di 115 e 150 CV. Partiamo da un dato comune, la silenziosità. Leggermente superiore nel 1.6, ma comunque a ottimi livelli anche sul 150 CV. I 115 CV sono ottimali per un servizio urbano e sub urbano, mentre, per chi volesse più potenza, magari da sfruttare sulle autostrade, i 150 CV son più indicati. Dal punto di vista della posizione di guida e della maneggevolezza il telaio fa i suo dovere, merito anche delle nuove sospensioni a ruote indipendenti posteriori progressive, in maniera meccanica, e che modificano la risposta in base al carico. Stesso dicasi a per lo sterzo dove, forse, un po’ più di precisione non guasterebbe. Un po’ piccoli gli specchi retrovisori che, come spesso riscontrato in questo segmento, sacrificano un po’ di visibilità a favore del design. Complessivamente sia Expert sia Jumpy si guidano bene. Per sfruttare al massimo tutte le dotazioni tecnologiche magari è necessaria qualche ora di adattamento, ma poi tutto risulta molto più semplice e rilassante. Ma questo, devo dire, è un problema abbastanza comune con tutti i nuovi veicoli che integrano molta elettronica. Un motivo in più, per tutti, in fase di acquisto, di pensare bene all’utilizzo che si farà del furgone per poi scegliere allestimento (e dotazioni) ottimale.

CURIOSITÀ

Non si tratta di una vera e propria “stranezza”, ma di una particolare strategia che vede il due marchi del Gruppo (Peugeot e Citroën) non seguire in tutto e per tutto la stessa strada sul mercato. Un esempio riguarda il cambio robotizzato ETG6 che sul Jumpy Citroën è presente in gamma sulla motorizzazione 1.6 l mentre non lo è per il "fratello" Expert. In generale almeno confrontando i listini quello Citroën appare, per il momento, più ricco di combinazioni.

PREZZI

Le versioni provate, rispettivamente da 115 e da 150 cavalli partono da 21.650 euro e 24.650 euro per il marchio Citroën, considerando che la motorizzazione meno potente l’ho provata sui veicoli di lunghezza intermedia e quella da 150 CV sul più lungo della gamma. Lo stesso prezzo di 24.650 euro per il 150 CV sul veicolo più lungo disponibile si ritrova anche sul listino Peugeot, mentre il Leone offre la motorizzazione da 115 CV anche sul veicolo "corto" a 21.000 euro. Per tutti e quattro i modelli parliamo di allestimento base e di prezzi sempre IVA esclusa. In generale, entrambi i listini partono da 20.250 euro per il modello corto con motore da 95 CV e cambio manuale fino ad arrivare al top di gamma 2.0 l 180 CV cambio automatico e lunghezza massima che costa 28.050 Euro in allestimento alto di gamma.

Gallery: Expert e Jumpy, prime impressioni