Che si tratti di un veicolo a metano salta agli occhi, non fosse altro per la livrea con il vistoso logo NGT sulle fiancate: lo Sprinter NGT, a gas metano, è una delle ultime soluzioni di Mercedes in fatto di veicoli commerciali spinti da carburante alternativo.
Per la trasformazione a metano, a Stoccarda, è stato scelto un motore da 1,8 litri a benzina, accreditato di circa 150 cavalli che, nella trasformazione, grazie a un compressore volumetrico riesce a non perdere praticamente nessun cavallo. Rispetto a un veicolo a gasolio però bisogna fare i conti con una coppia piuttosto bassa , intorno ai 240 Nm che si traduce, per chi sta al volante, in una guida necessariamente un po’nervosa, con un generoso uso del cambio. Abituati, infatti, alle buone riprese dei motori Diesel, bisogna sempre ricordare che l’NGT inizia davvero a tirare solo quando si arriva in “zona” 3mila giri, quando, cioè, i propulsori Diesel hanno già dato il meglio di se.

Consumi e autonomia
Veloce e brioso, ma abbastanza parsimonioso: una verifica dei consumi, su circa 500 chilometri di percorso misto ( autostrada, città, statali), naturalmente in modalità metano, i consumi sono abbastanza contenuti, un po’ meno di 12,4 km/kg: con un pieno, intorno a 20 kg di gas naturale si possono percorrere intorno almeno 230 km che diventano circa 350 se di montano altre tre bombole che, però, abbassano la portata utile di circa 145 chili (da 995 a 850 kg); i tre serbatoi supplementari si montano nello sbalzo posteriore. Essendo tutto sotto al pianale, l’eventuale aumento di peso dato dalle bombole supplementari non incide sull’assetto generale del veicolo.
Il piccolo quattro cilindri da 1,8 litri, conserva la possibilità di viaggiare in modalità benzina, grazie a un serbatoio da 100 litri che però, soprattutto in città, durano abbastanza poco, poco più di 1100 chilometri.

Su strada
Anche se il volante regolabile è soltanto offerto come optional, la posizione dell’autista è abbastanza azzeccata e permette una guida affatto faticosa, con prestazioni di tutto rispetto e punte di velocità massima di 160 km/h; il sibilo del compressore volumetrica e la buona insonorizzazione danno davvero l’idea di guidare una vettura.
L’assetto è buono anche grazie all’intelligente posizionamento dei serbatoi supplementari; comunque a vigilare su eventuali sbandate c’è il collaudatissimo ESP che, in alcuni casi, riesce anche a supplire al necessariamente scarso freno motore.
Per cambiare modalità di alimentazione, il conducente non deve fare altro che premere un pulsante posto sulla sinistra del blocco di accensione. Quando il veicolo viene spinto dal metano si accende una spia, mentre un indicatore sul cruscotto comunica la quantità di gas disponibile nel serbatoio ma, se si passa al carburante tradizionale, le informazioni riguardano immediatamente il serbatoio di benzina.
Il rifornimento con gas metano è abbastanza facile, utilizzando la valvola di carico posta al di sopra di quella della benzina.

Un po’ più caro
Un punto debole dello Sprinter NGT, soprattutto in assenza di incentivi statali, può essere il prezzo, visto che il suo costo si aggira tra il 20 e il 25% in più della corrispettiva versione Diesel, anche se c’è risparmio, in termini di esercizio, visto che il costo del metano è circa il 20% inferiore a quello del gasolio. Percorrendo circa 45mila chilometri, si possono risparmiare fino a 1.500 euro in un anno.