Ha tre ruote ed è elettrico. Il tuk-tuk europeo è un'idea nata nei Paesi Bassi, naturalmente, dove il rispetto per l'ambiente è elevato. Un po' come il prezzo del veicolo a emissioni zero: circa 17mila euro, vale a dire dieci volte il costo di un modello analogo commercializzato in India, ma con un motore tradizionale.

QUARTA FABBRICA IN THAILANDIA

L'obiettivo di Tuk Tuk Factory e del socio tedesco (eTuk Tuk GmbH) è quello di esportare questa nuova interpretazione della mobilità sostenibile in Africa e Asia, dove peraltro viene anche prodotto. L'assemblaggio dei tuk tuk elettrici avviene in Thailandia, attraverso tre diverse aziende che lavorano artigianalmente. Ma nel 2016 è prevista l'apertura di un quarto sito la cui capacità sarà di mille veicoli l'anno e dovrebbe consentire l'abbattimento dei costi per rendere il veicolo più "appetibile".

350 VEICOLI VENDUTI

Il Tuk-Tuk a batteria è in vendita nel Vecchio Continente dal 2011 e finora è stato commercializzato in 350 esemplari, non solo in versione passeggeri, ma anche per il trasporto delle merci. Nel 2015 il volume d'affari dovrebbe raggiungere i 2,5 milioni di euro, con un aumento del 60% rispetto all'esercizio precedente. E i soci si aspettano anche degli utili.

AUTONOMIA DI 120 CHILOMETRI

Esteticamente il "tecno tuk tuk" esibisce le stesse forme di quelli tradizionali. È disponibile come cargo oppure a tre o a sei posti. I clienti sono di diversi tipo: dai parchi dei divertimenti agli alberghi, dalle società che offrono escursioni panoramiche a ditte che lo impiegano per la logistica interna. L'alimentazione a zero emissioni è basata su una batteria del peso di 350 chilogrammi in grado di assicurare un'autonomia di 120 chilometri e una velocità massima di 50 km/h. Il tempo di ricarica è di 10 ore. Da poco l'offerta include anche una batteria al litio.

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